Che tipo di relazione si crea, se un paziente, leggendo parole scritte dalla sua terapeuta, le tramuta in canzoni? Siamo stupiti, io e JoS, della sublimazione assoluta di quest’alleanza artistica, quasi timorosi di infrangere qualcosa muovendoci verso la realizzazione, eppure contenti di concretizzare. JoS è un compositore, deve accettare il suo talento e la gioia di lavorarci. Io sono poeta, è un fatto, è il mio dolce fardello.
Cantare insieme, a prescindere da, ha in sé purezza e forza.
Ormai JoS è stappato, sempre più fluido.
Comunque andrà, rimarrà quella mattina in cui lui, imbracciando la mia Suzuki, cantò Puttana della tua mente, ero così spiazzata e contenta…  lui suonava cantava a occhi chiusi, temendo un qualche divieto da parte mia. Poteva essere la fine. Invece era l’inizio.

Anna Segre



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